Engelbart, addetto ai radar durante la Seconda Guerra Mondiale, era nato
a Portland, nell'Oregon nel 1925 e si era laureato in ingegneria.
Il primo prototipo di mouse (nella doto sotto), Englebart lo aveva realizzato nel 1964,
il 21 giugno 1967 arrivò il brevetto. Si presentava come una piccola scatola di legno con
due ruote di metallo. Fu battezzato come 'indicatore di posizione X-Y
per display'; il nome mouse (topolino) e' stato
proprio Engelbart a darglielo perché il filo gli ricordava la coda di un
topo. Engelbart non si arricchì mai dal brevetto del mouse, poiché il brevetto scadde prima della diffusione mondiale dell'oggetto.
Fu l'ex-presidente Bill Clinton che consegnò nel 2000 ad Englebart la National Medal of Technology and Innovation,
un riconoscimento per tutto ciò che Englebart è riuscito a compiere
nella sua vita. Nel dettaglio ad Engelbart vengono riconosciute "la
creazione delle fondamenta del personal computing, comprese le
interazioni in tempo reale tramite un display a tubo catodico, il mouse,
i link con ipertesti, l'editing del testo, i giornali online, la
teleconferenza con schermo condiviso ed il lavoro remoto collaborativo".
E' il 19 dicembre 1968, che
Engelbart tiene presso la Brooks Hall di San Francisco ciò che è stata
definita in seguito come la "Madre di tutte le Demo", una
presentazione nella quale vengono mostrati gli embrioni di varie
tecnologie oggi comuni: videoconferenze, hyperlink, editing di testo in
modalità WYSIWYG (What You See Is What You Get), interfacce grafiche.
Engelbart avrebbe poi dichiarato: "Non eravamo interessati
all'automazione ma all'augmentation. Non stavamo costruendo uno
strumento ma progettavamo un intero sistema per lavorare con la
conoscenza". E' stato forse uno degli ultimi scienziati che hanno cambiato davvero il
nostro modo di vivere e lavorare.
Negli anni Novanta ha fondato anche
il Bootstrap Institute: alla base un'idea di collaborazione che
ritroviamo nel movimento 'open source'.
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