sabato 15 giugno 2013

Google:'Project Loon' i palloni contro il digital divide

Come raggiunere le aree bianche, cioè quelle zone in cui internet è inesistente, il problema riguarda ben 4,8 miliardi di persone che ancora non sono connessi.  Google X Lab,  prevede di utilizzare palloni riempiti a elio, siti a 20.000 metri dal suolo. Google è sicuro della fattibilità del progetto e pronto a condurre esperimenti su larga scala. Trenta di queste sfere sono state lanciate nei giorni scorsi nel cielo della Nuova Zelanda per testare il progetto.
 il ''Project Loon'' (in inglese significa 'pazzo') di Google funziona così: a 20 km di altezza i palloni ripieni di elio, con l'attrezzatura necessaria per trasmettere segnali radio verso la Terra o altri palloni nelle vicinanze. Nello stesso modo in cui si comunica con un satellite, si avrà una stazione base situata a terra e connessa a Internet che può interfacciarsi con un pallone su cui inviare informazioni a singoli ricetrasmettitori installati in ciascuna zona che si vuol coprire. Il problema è che il pallone non è un satellite, soggetto a correnti d'aria, il pallone è più instabile di un satellite. Per risolvere il problema, Google non ha pensato di far volare una sola palla, ma molti palloni in grado di comunicare tra loro, formando una rete. Quindi, non è necessario mantenere un "satellite" sulla zona che si desidera coprire, ma basata che almeno un pallone sia in quel settore. In questo modo, Google non controlla un singolo pallone ma decine, i cui singoli movimenti sono gestiti attraverso semplici valvole che regolano la loro quota. Google ha detto di essere riuscito a sviluppare gli algoritmi necessari per controllare i palloni.




L'idea di usare i palloni per creare una rete internet non è nuova Hackerspace aveva già pensata ha questa soluzione per creare una nuova rete internete per evitare la censura (e controllo) del web a cui gli Stati stanno sempre più ricorrendo.
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